Dottore - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Dottore

D
di E. Vilanova
Si chiama dottore chi ha la capacità di insegnare questa gli è riconosciuta ufficialmente (dal latino: docere).
Nell'antichità ebraica, c'era il « dottore della legge » che aveva un triplice compito: stabilire e conservare il diritto; insegnare e formare scuole di giuristi; interpretare e applicare la legge nell'ambito giudiziario.
Nel NT, appare il titolo di dottore (didàskalos) nelle tre liste in cui san Paolo elenca le funzioni ecclesiastiche. In seguito, nel periodo patristico, « dottore » ha il significato di maestro e si trova negli elenchi dove si distinguono i gradi gerarchici, senza designare un ordine propriamente detto. Presto, si ammise che, nella Chiesa, i vescovi erano i dottori per eccellenza. Questa concezione passò nel Decreto di Graziano (1140). Nello stesso secolo XII, anche i maestri in teologia e in diritto canonico furono chiamati dottori. I più rappresentativi furono distinti con qualifiche che la storia ha conservato e che tendono ad esprimere sia il carattere del loro metodo, sia la qualità essenziale del loro talento o della stima singolare che godettero. Così, san Bernardo era il doctor mellifluus, san Bonaventura, il seraphicus, sant'Alberto Magno, l'universalis, san Tommaso d'Aquino l'angelicus e il communis, Raimondo Lullo, l'illuminatus...
Il titolo di dottore della Chiesa è dato ufficialmente agli scrittori ecclesiastici che si sono distinti per la santità di vita, per la purezza nell'ortodossia e per la qualità della loro scienza. I dottori si distinguono dai Padri della Chiesa , anche se i due titoli coincidono in molti dei personaggi che vissero nei primi secoli. I dottori costituiscono con i Padri due varianti, simili, ma differenti, di testimoni della dottrina. I loro scritti sono documenti della tradizione. Però, va osservato che all'espressione della credenza comune si mescola una parte di pensiero personale: non ogni parola di un dottore della Chiesa è parola della Chiesa. Spetta allo storico dei dogmi e della teologia discernere ciò che è un'opinione personale o una infiltrazione di correnti ideologiche non tradizionali.

Bibliografia
Drago M. ‑ Boroli A. (dir.), Enciclopedia del Cristianesimo, Istituto De Agostini, Novara, 1997, pp. 252‑253.
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