Motivazione - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Motivazione

M
di M. N. Lamarca
Si intende per motivazione quel complesso di determinazioni o fattori interni che stimolano il soggetto all'azione e lo dirigono verso un fine specifico.
Per spiegare le varianti che intervengono nella motivazione, data la sua indole interna, le definizioni vengono fatte in termini di varianti intermedie di tipo ipotetico con una presupposta correlazione fisiologica o mentale. Si agisce anche con varianti stimolanti e di risposta.
Le varianti motivazionali sono raggruppate in tre categorie:
- varianti energetiche, la cui funzione consiste nell'attivare il comportamento. Per esempio: la deprivazione, le pulsioni, le tensioni, le domande, l'attivazione, le necessità;
- varianti direzionali, che regolano ed orientano l'attività. Per esempio: le aspettative, l'ego, il superego, le caratteristiche strumentali, le credenze, i valori, i pensieri, le attitudini;
- varianti miste o vettoriali, che comprendono contemporaneamente i due gruppi precedenti ed esercitano un duplice effetto sul comportamento: intensità e direzione. Per esempio: la curiosità, i motivi, gli atteggiamenti, i sentimenti, i rinforzi, gli stimoli opposti, la potenza di reazione, ecc.
Nello studio della motivazione, c'è stata la tendenza a classificare i motivi in: fondamentali e derivati, primari e secondari, biologici e sociali, ecc. I criteri per collocare un motivo nella categoria biologica si appellano in primo luogo alla loro natura fisiologica. Un secondo criterio è l'universalità di certe norme di comportamento comuni ad ogni tipo di società umana, in quanto possiedono di solito un carattere di sopravvivenza. Le principali necessità primarie sono: la fame, la sete, il sesso, la stanchezza, il sonno, l'allattamento, motivi termici, il timore, la curiosità, ecc.
I motivi secondari o sociali, che, dal punto di vista funzionale, sono superiori a quelli primari, emergono, secondo Maslow, quando sono soddisfatti quelli inferiori, in quanto dipende da essi l'esercizio della vita civile. Tra i motivi citati da vari autori, ci sono: la necessità di sicurezza, di affetto, di appartenenza ad un gruppo, la necessità di informazione e di sapere, di comprensione, di realizzazione, di stima di sé, ecc. La psicologia attuale propone la cosiddetta « motivazione di riuscita » come il motivo principale per raggiungere alti livelli di realizzazione.

Bibliografia
Cattonaro E., « Motivazione », in: Enciclopedia Filosofica, IV, Ed. Sansoni, Forenze, , coll. 829. Maslow A.H., Motivazione e personalità, Ed. Armando, Roma, 1973. Nuttin J., « Motivazione », in: Dizionario di psicologia, Ed. Paoline, 1975, pp. 726‑730. Strologo E., La motivazione: prospettiva teorica, in: Ancona L., Nuove questioni di psicologia, I, Ed. La Scuola, Brescia, 1972, pp. 187‑233.
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