Liberazione - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Liberazione

L
di J. J. Tamayo
«Una profonda e ampia aspirazione alla liberazione anima oggi la storia umana », scrive Gustavo Gutiérrez, sintetizzando quasi in un aforismo i molteplici e vari sforzi degli uomini e dei popoli per spezzare le catene di ogni genere che li opprimono e per giungere ad essere padroni della propria sorte, senza interferenze interne che finiscono con la sottomissione e la schiavitù.
Il termine liberazione, ampiamente usato, abbraccia una grande ricchezza di significati, a seconda dei contesti e degli ambienti a cui si riferisce. Sul piano psicologico, si intende la liberazione interiore, personale, individuale; si riferisce anche all'autodominio e all'autocontrollo di tutte le forze del corpo e dello spirito. Su un altro piano, complementare di quello precedente, si parla della liberazione sessuale per sottolineare il carattere intercomunicativo, gratificante e appagante della sessualità. Si parla anche della liberazione della donna, insistendo sulla necessità di lottare contro le strutture di dominazione imposte dal dominio dell'uomo sulla donna.
Sul piano politico, il termine liberazione si usa per riferirsi alla lotta dei popoli oppressi ed emarginati, con l'intento di conseguire la loro indipendenza nazionale. Così, si parla di movimenti di liberazione nazionale. Sul piano sociale ed economico, la liberazione è intesa come lotta contro le ingiustizie ed oppressioni di carattere strutturale, con l'intento di conseguire una società più giusta, più fraterna e più solidale, senza oppressori né oppressi. Cosi, si parla, specialmente nei taesi del terzo Mondo, dove l'oppressione e la dipendenza economiche e sociali sono più scandalose e drammatiche, di movimenti di liberazione.
Alle volte, si mette l'accento sulla liberazione della soggettività schiavizzata, come è avvenuto nel primo tempo dell'Illuminismo, simboleggiato da Kant. Altre volte, si parla della liberazione dalla miseria della realtà, o dalla oppressione storica, come è avvenuto nel secondo tempo dell'Illuminismo, simboleggiato da Marx e da tutta la tradizione socialista.
Il termine liberazione è penetrato anche nelle varie discipline che si occupano dello studio dei processi sociali e dei comportamenti umani. Questo ha comportato un cambiamento significativo di orizzonte e di tematica. Così, per esempio, abbiamo la filosofia della liberazione, l'etica della liberazione, la sociologia della liberazione, la pedagogia liberatrice, ecc.
Il termine ha avuto un'incidenza speciale nel discorso teologico, dando origine ad un modo nuovo di fare teologia: la teologia della liberazione, nata e sviluppatasi prima di tutto in America Latina, e poi estesasi in Asia ed in Africa. Esiste anche una teologia africana ed una teologia femminista della liberazione, che si articolano come riflessioni critiche, proprio partendo dall'esperienza di emarginazione strutturale degli Africani, la prima, e dall'esperienza di dominazione strutturale delle donne nella società maschilista, la seconda. Nei paesi del « Primo Mondo », sta nascendo anche in essi una teologia della liberazione partendo da situazioni peculiari di dominazione in cui vivono certi settori sociali.
Qui, ci riferiremo in modo sommario alla teologia latino‑americana della liberazione, che è stata la fonte che ha ispirato le altre teologie del genere.
La teologia della liberazione (TL) è sorta in America Latina, un continente povero e formato nella sua maggioranza da cristiani, negli anni Sessanta del nostro secolo. In quel tempo, ci fu una presa di coscienza generalizzata e crescente della situazione di dipendenza economica, politica, culturale, tecnologica e perfino religiosa dei popoli latinoamericani. Questa presa di coscienza fu accompagnata da un impegno per liberare il continente. Questo impegno si espresse nei movimenti popolari di liberazione.
Questo fu anche il tempo in cui importanti settori della comunità cristiana (delle differenti confessioni cristiane) si resero presenti nei vari processi e movimenti di librazione, implicando la loro fede, spesso fino al martirio, nella lotta per trasformare le strutture della realtà latino‑americana.
Questo si rifletté nella vita e nell'organizzazione delle Chiese e diede origine alla nascita delle comunità ecclesiali di base, formate dai settori più poveri della popolazione, promosse in motti casi dai vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, e animate da guide laiche. Medellìn diede un forte impulso a queste comunità, considerandole un « fattore primordiale di promozione umana e di sviluppo », e cellule di strutturazione ecclesiale.
La congiunzione di questi fattori portò ad una riformulazione della fede, dapprima in una forma spontanea e poi in modo sistematico, fino a sfociare nella TL, intesa come « riflessione critica da e sulla prassi storica a confronto con la Parola del Signore viva ed accettata nella fede » (G. Gutiérrez). Questa teologia non è articolata mimeticamente sull'immagine della teologia progressista europea, ma tiene presente l'identità culturale latino‑americana e la situazione di oppressione delle masse popolari.
Per la TL, l'atto primo è la prassi e la contemplazione; la riflessione teologica viene dopo, come atto secondo. Parlare di Dio (teo‑logìa) è posteriore al silenzio della preghiera e all'impegno per la liberazione. La TL si riconosce integrante della prassi di liberazione, situandosi nel suo interno come momento specifico, con un significato ed un compito propri.
La TL è elaborata dalla prospettiva dei poveri, che sono la chiave per comprendere il senso della liberazione e la rivelazione del Dio liberatore, come anche il luogo teologico per eccellenza. Ciò che importa veramente ed in ultima istanza alla TL è la liberazione integrale dei poveri e degli oppressi.
La TL distingue tre livelli di significato nel concetto di liberazione: « liberazione politica, liberazione dell'uomo lungo la storia, liberazione dal peccato ed ingresso nella comunione con Dio » (G. Gutiérrez). Sono tre livelli distinti che non sé possono confondere, ma nello stesso si interpenetrano reciprocamente.

Bibliografia
Assmann H., Teologia della prassi della liberazione, Ed. Cittadella, Assisi, 1974. Boff L., Gesù Cristo Liberatore, Ed. Cittadella, Assisi, 1973. Congregazione per la Dottrina della Fede, (prima) Istruzione sulla teologia della liberazione, 6.8. 1984; (seconda) Istruzione: Libertà cristiana e liberazione, 22.3.1986. Cuminetti M., La teologia della liberazione nell'America Latina, Ed. Borla, Torino, 1975. Girardi G., Educare: per quale società?, Ed. Cittadella, Assisi, 1975. Guriérrez G., Teologia della liberazione. Prospettive, Ed. Queriniana, Brescia, . Molari C., « Liberazione », in: Nuovo Dizionario di teologia, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 726‑753.
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