Pluralismo - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Pluralismo

P
di C. Floristán
La Chiesa ha vissuto fin dai suoi inizi una continua tensione tra unità e pluralismo, tanto nel suo interno quanto nei suoi rapporti con la società. Da una parte, la società in cui si trova la Chiesa, soprattutto la società contemporanea, è quanto mai pluralista. Da un'altra, si sono moltiplicati i pluralismi teologici e pastorali all'interno del pensiero e della vita della Chiesa. C'è, dunque, un duplice fatto: la Chiesa in una società pluralista ed il pluralismo nella Chiesa.
Il pluralismo della società è caratterizzato da varie visiona del mondo, religiose o filosofiche. Esse circolano liberamente nel mercato delle idee e dei valori, come offerte e come domande, senza che nessuna di queste visioni goda di uno statuto privilegiato. La società pluralista si trova di solito negli stati democratici organizzati secondo l'economia di consumo, la libertà di mercato ed il sistema di partiti politici che cercano di rappresentare la sovranità del popolo. La società pluralista appare nel passaggio dalla società tradizionale alla società liberale. Queste « società aperte » sono caratterizzate dal loro pluralismo in vari ambiti fondamentali della vita: politico, educativo, culturale, economico e religioso. Purtroppo, esistono ancora stati totalitari, con questo o con quest'altro colore politico. Questi sono « società chiuse », con schemi dottrinali unici, in cui si impone l'uniformità per mezzo della coercizione.
Una cosa sorprendente è che la Chiesa riesce a situarsi con più facilità, in accordo o in opposizione, negli stati totalitari e nei regimi politici autoritari, mentre si trova più sprovvista nelle società tipicamente pluraliste. Grazie ad una lunga tradizione, la Chiesa è vissuta in stretti rapporti con la società tradizionale, caratterizzata dal fattore dell'integrazione sociale proprio della religione, Non dimentichiamo, inoltre, che la Chiesa è stata « apologeticamente » sulla difensiva in tutto il processo redente della modernità. Al posto del dialogo, è stata imposta spesso la condanna; il comando è prevalso sulla responsabilità; la libertà è stata ritenuta pericolosa e si è nutrito diffidenza verso ogni emancipazione.
Tuttavia, gli storici più lucidi riconoscono che la Chiesa fu sempre plurale, tanto nella dottrina quanto nella pastorale. Tutta la Bibbia contiene un messaggio plurale, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Nelle prime tensioni sorte tra l'uniformismo ed il pluralismo, prevalse il pluralismo dei carismi, dei ministeri, delle interpretazioni e delle strutture comunitarie. Ricordiamo che la Chiesa primitiva fu fin dagli inizi bilingue e bi‑culturale con due tendenze, quella ebraica e quella ellenista (At 6,1‑7). Che la Chiesa sia stata plurale nel campo dottrinale, liturgico, disciplinare e ministeriale è un fatto palese.
Di fronte ai problemi sociali, politici, economici e culturali che sorsero a partire dall'età moderna, la Chiesa adottò un atteggiamento anti‑pluralista. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che l'unità della Chiesa è una « nota » fondamentale contenuta nella professione di fede. Le sue radici nel NT sono evidenti (Ef 4,1‑6; 1 Cor 12; Rm 12,3‑8; Gal 3, 27 ss e i « sommari » degli atti). Nello stesso tempo, gli autori neotestamentari parlano della pluralità delle Chiese. L'unità ecclesiale neotestamentaria sta al livello della Chiesa locale, con la condizione di essere in comunione con le altre Chiese locali. La pluralità di concezioni pastorali, esistenti oggi nella Chiesa, produce in realtà più tensioni e conflitti che non i pluralismi teologici. Se questi ultimi sono più visibili, è perché rappresentano, al livello degli enunciati, alcune formulazioni più note e trasmesse meglio dai mezzi di comunicazione. Però, quello che il popolo cristiano percepisce come pluralismo è l'enorme varietà di linee pastorali, spesso antagoniste, che si costatano attraverso le parrocchie e la comunicazione sociale.
Il pluralismo pastorale è senz'altro accettabile, ma a patto che sia fondato su una pratica cristiana della comunione.

Bibliografia
Caprioli A. ‑ Vaccaro L. (edd.), Pluralismo nella Chiesa, Ed. Morcelliana, Brescia, 1982. Commissione Teologica Internazionale, Pluralismo. Unità della fede e pluralismo teologico, Ed. dehoniane, Bologna, 1974. Maritain J., Pluralismo e collaborazione nella società democratica, Ed. Cinque Lune, Roma, 1980. Rahner K., Il pluralismo teologico e l'unità della professione di fede nella Chiesa, in: « Concilium », 6(1969), pp. 125‑147. Vagaggini C., « Pluralismo teologico, in: Nuovo Dizionario di teologia, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 1150‑1166.
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