Demitizzazione - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Demitizzazione

D
di A. Salas
La critica moderna non ha potuto non interrogarsi di fronte ai miti biblici. Che cosa si deve intendere propriamente per mito (in greco: mythos = riflessione)? Molti ritengono che mito sia sinonimo di racconto, o favola, per cui la fantasia sarebbe l'unica responsabile del racconto. Altri, invece, vedono nel mito una forma valida di trasmettere una realtà viva in un momento concreto della storia. Per quanto riguarda il mito biblico, si tende a definirlo come il rivestimento di verità divine con un tessuto umano affinché in questo modo esse possano essere comprese dalla gente di quell'epoca in cui si elaborarono queste formulazioni. È evidente che la Bibbia è cosparsa di miti. Si vedano soprattutto i racconti delle origini (Gen 1‑11), dove si narrano fatti che si suppongono accaduti prima che cominciasse il periodo storico dell'umanità. Questi fatti contengono indubbiamente un messaggio. Così ammette la critica. Ma come comportarsi di fronte ad essi? L'esegesi tedesca del secolo scorso, a partire da D.F. Strauss, si dedicò a scoprire i miti nei testi biblici. Che cosa si deve farne? La risposta fu categorica: eliminarli! In tal caso, il messaggio rivelato era vincolante solo in quei racconti che oltrepassavano i limiti del mitico.
Questa soluzione portò a risultati disastrosi, in quanto il nucleo del messaggio rimaneva alle volte ridotto ad un minimo con grave danno alla fede cristiana. Per chiarire questo tema, R. Bultmann propose un nuovo concetto di demitizzazione (Entmythologisierung), in forza del quale non si doveva eliminare ma interpretare il messaggio mitico in base ad alcuni postulati mutuati dalla filosofia esistenzialista. I suoi risultati non furono comunque pienamente soddisfacenti, ma intanto Bultmann scosse l'esegesi biblica dal suo letargo, invitando ad adottare nuovi criteri di interpretazione. Molte sue affermazioni sono state accettate dall'esegesi cattolica. Il suo criterio demitizzante si ispira ad uno studio meticoloso dell'impronta socio‑religiosa in cui furono scritti i libri sacri. Si tratta di cogliere quello che Dio ha voluto trasmettere all'uomo. Questo messaggio, nelle congiunture storiche del tempo, ha richiesto che venisse calato in un modulo di tipo mitico.

Bibliografia
Bultmann R., Nuovo testamento e mitologia, Brescia, . Idem, Credere e comprendere, Brescia, 1977. Manyini I., « Demitizzazione », in: Nuovo Dizionario di Teologia, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 294‑306.
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