Mistica - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Mistica

M
di A. Guerra
La parola mistica ha un certo rapporto con « mistero », e forse per questo continua a richiamare l'attenzione e ad eccitare la curiosità. D'altra parte, la mistica ha una tradizione molto ricca ed esercita una attrattiva che oggi è molte volte discutibile, ma sempre interessante.
In un modo o nell'altro, la mistica è conosciuta anche per il suo riferimento all'ascetica, che descrive il cammino spirituale nella fase in cui apparentemente predomina l'azione dell'uomo sull'azione di Dio. Abbiamo detto: apparentemente, perché, per il cristiano, è fuori discussione il primato di Dio in qualsiasi tempo e luogo. Ciò nonostante, questa azione di Dio non è così forte né così evidente come principio delle decisioni vitali della persona. L'ascetica parla della azione della persona.
La mistica, invece, descrive quella fase del cammino spirituale in cui Dio si rende più palese all'uomo. Il primato di Dio sull'iniziativa dell'uomo raggiunge vette molto elevate, e l'uomo si sente molto più recettivo che attivo. Si parla perfino pacificamente di passività invece di parlare di recettività (ci sono notti attive e notti passive, nel linguaggio di san Giovanni della Croce). Il linguaggio della passività non sembra a molti adatto, a causa del quietismo a cui fa pensare (sebbene non esista nella vera mistica). Inoltre, questa azione nell'uomo riesce ad essere percepita con più o meno intensità. L'importanza che si dà a questa percezione dell'azione di Dio non è identica in tutti.
Santa Teresa d'Avila perla della natura dell'ascetica e della mistica attribuendo alla prima quelli che chiama « contenti spirituali » e alla seconda, i « gusti di Dio ». Conviene approfondire la descrizione di questa Santa, perché aiuta a chiarire alcuni concetti che sono stati alterati da discussioni scolastiche oggi poco attraenti. « Supponiamo, per meglio intenderci, di vedere due fontane i cui bacini si vanno riempiendo di acqua. Ignorante e di poco ingegno come sono, non trovo nulla di più adatto per meglio spiegare certe cose di spirito… Dunque, questi due bacini si riempiono d'acqua, ma in modo diverso. In uno, l'acqua viene da lontano per via di acquedotti e di artificio, mentre l'altro, essendo costruito nella stessa sorgente, si riempie senza rumore… senza bisogno di condutture o d'artificio » (Quarte Mansioni, c. II, 2 e 3). L'immagine è suggestiva e dà un'idea abbastanza chiara della differenza tra ascetica e mistica. Dalla differenza, possiamo intravvedere la loro natura.
Il fatto che sia molto difficile misurare lo spirito , oltre all'esperienza provata dai mistici nella loro persona - esternamente, diremmo: nei loro corpi - di certi fenomeni straordinari (locuzioni, visioni, estasi, stimmate, levitazioni…) ha portato in molte epoche della spiritualità ed in vari ambienti, non solo popolari, a considerare questi fenomeni come la manifestazione che chi li sperimentava stava percorrendo la tappa mistica nella propria vita.
D'altra parte, però, la storia meglio conosciuta, e gli studi moderni, attestano che certe forme di vita e certe situazioni producono fenomeni uguali o simili a quelli che si manifestano nella vita mistica. Digiuni, veglie, preghiere, posizioni, droghe… possono causare fenomeni non comuni.
Di fronte a queste costatazioni, è logico che gli studiosi, e i curiosi, s'interroghino sul rapporto tra mistica e fenomeni mistici.
Un certo rapporto tra esperienza religiosa mistica e ripercussioni organiche sembra abbastanza normale. In qualsiasi momento, può succedere qualcosa nella vita di una persona.

Bibliografia
Bernard C., Teologia spirituale, Ed. Paoline, Roma, 1982. Gozzelino G., Al cospetto di Dio. Elementi di teologia della vita spirituale, Ed. Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1989, pp. 33‑89. Moioli G., « Mistica cristiana », in: Nuovo Dizionario di spiritualità, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 985‑1001. Secondin B. (ed.), Problemi e prospettive di spiritualità, Ed. Queriniana, Brescia, 1983. Truhlar V., L'esperienza mistica. Saggio di teologia spirituale, Ed. Città Nuova, Roma, 1984.
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