Legge nuova - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Legge nuova

L
di M. García Leyva
Nella storia della salvezza, la teologia classica distingue una triplice legge: la legge antica (AT), la legge nuova (NT), e la legge naturale (non rivelata). La legge nuova è il regime definitivo di salvezza instaurato da Cristo, annunciato e prefigurato dalla legge antica.
I profeti hanno annunciato una nuova alleanza: Dio sarebbe intervenuto nella storia degli uomini mettendo la legge nei loro cuori e infondendo in loro uno spirito nuovo: « Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro... perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi »( Ez 11,19‑20). « Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo » (Ger 31,33).
Gesù Cristo si confronta con la legge in nome di Dio e dell'uomo visto partendo da Dio. La legge nuova nel vangelo è un segno, assieme alle parabole, ai miracoli, alla condotta di Gesù, che il Regno di Dio è già venuto tra gli uomini. Il sermone della Montagna, la Magna Carta della legge nuova, non è un elenco di precetti. Cristo, prima che legislatore, è lui stesso la legge. L'uomo, le necessità, le aspettative, le speranze che si presentano vengono ad essere il libro di base della volontà di Dio.
Per san Paolo, la questione decisiva è: « salvezza nella legge », o « salvezza in Cristo ». Si tratta dell'autorità definitiva della rivelazione di Dio: la legge o Gesù Cristo. Questo punto di partenza presuppone un cambiamento radicale per determinare il principio o la norma della vita cristiana. San Paolo presenta la legge nuova come « la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù » (Rm 8,2), come « la legge di Cristo » (Gal 6,2), come la « legge della fede » (Rm 3,27), come la legge che ha il suo pieno compimento nella carità (Rm 13,10). San Giacomo la chiama « la legge della libertà » (Gc 1,25). L'autore della Lettera agli Ebrei, richiamando Ger 31,31‑34, parla della legge scritta nella mente e nel cuore (Eb 8,10).
La tradizione cristiana, in contesti vari, ha sempre riaffermato lo spirito della legge nuova del cristiano: legge‑grazia (Sant'Agostino), legge nuova (san Tommaso d'Aquino), legge‑vangelo (Lutero), legge‑libertà (Seripando).
Secondo san Tommaso, la legge nuova di Cristo contiene due elementi. L'elemento principale è la grazia dello Spirito Santo, che muove l'uomo dall'interno e lo trasforma interiormente. L'elemento secondario, ma essenziale, è tutto ciò che non è la grazia dello Spirito Santo e, pertanto, non muove né cambia l'uomo. A questo elemento appartengono non solo le leggi, ma anche i libri sacri, la Chiesa, ecc. La legge nuova è l'intima presenza normativa della grazia dello Spirito Santo, espressa nella fede, nella speranza e nella carità.

Bibliografia
Potterie de la I.‑Lyonnet S., Legge e libertà, evangelo e morale, Ed. Jaca Book, Milano, 1973. Rondet H., Gratia Christi, Ed. Città Nuova, Roma, 1966. Schnackenburg R., Il messaggio morale del Nuovo Testamento, 2 voll., Ed. Paideia, Brescia, 1989. Spicq C., Carità e libertà secondo il Nuovo Testamento, Ed. Coletti, Roma, 1962. Valsecchi A., « Legge nuova », in: Nuovo Dizionario di teologia morale, Ed. Paoline, Cinisello B., 1994, pp. 647‑658.
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