Parola di Dio - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Parola di Dio

P
di A. Salas
Siccome ogni parola è espressione di un desiderio o di un sentimento, la parola di Dio fa conoscere, nella rivelazione veterotestamentaria, i disegni divini verso il popolo di Dio mediante i profeti od altre persone qualificate di fronte alla divinità. È certo che Dio non ha bocca, e quindi non può articolare parole concrete. Queste sono, tuttavia, riflesse nel creato (Sal 33,9) e nella conservazione della natura (Sal 147,15‑18), come anche nella provvidenza manifestata da Dio verso il popolo e verso quelli che ne fanno parte (Is 48,13; 50,2; Sap 16,12). La parola di Dio è eterna, santa, provvidente, irrevocabile.
Come molti altri popoli dell'antico Oriente, gli Israeliti consideravano la parola di Dio come una realtà separata e indipendente da Lui (Is 9,7; Sal 147,15‑18). Quasi tutti i testi dell'AT presentano la parola come un oggetto concreto, dinamico e potente, il cui intervento nel mondo è interamente nelle mani di JHWH. I rabbini alludono molto spesso alla parola (memrà) per parlare del disegno di Dio e frequentemente intendono con ciò significare il nome stesso di JHWH.
Nel NT, il concetto acquista un significato completamente nuovo, in quanto viene associato con l'annuncio di Gesù (Lc 5,1; 8,11.21), il quale trasmette i disegni di Dio, anche se parla sempre per autorità propria (Mt 15,22‑39). Si arriva perfino a identificare Gesù con la parola di Dio incarnata (Gv 1,1‑18), perché l'umanità gode già del privilegio di ascoltare la parola di Dio non solo mediante articolazioni concrete proferite da qualche messaggero qualificato, ma mediante la propria divinità abbassatasi nella piccolezza di un essere umano chiamato Gesù. Questa è l'essenza del mistero dell'incarnazione formulato dalla tradizione cristiana con tanto zelo ed impegno. Qui, infatti, sta la forma più espressiva per indicare l'azione di Dio a favore degli uomini bramosi di essere liberati dal giogo del peccato. Occorre per questo una spinta così forte che non bastano le parole divine articolate in forma umana. È necessario che Dio pronunci una parola così esplosiva che questa si faccia un essere umano, incarnandosi in Gesù di Nazaret che noi accettiamo come Figlio di Dio.

Bibliografia
Kasper W., Il dogma sotto la parola di Dio, Ed. Queriniana, Brescia, 1968. Schlier H., La parola di Dio, Roma, 1963. Vergès S. ‑ Dalmau J.M., Dio rivelato in Cristo, Ed. Paoline, Roma, 1972.
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